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Stanza degli abbracci

Stanza degli abbracci

In questo anno e mezzo di pandemia, in cui si è ridotta la socializzazione ed è stato necessario garantire il distanziamento sociale per il contenimento del contagio, è venuto a mancare uno degli aspetti che caratterizza l’essere umano: la possibilità di una relazione affettiva attraverso il contatto fisico. Si pensi poi quanto tutto questo abbia avuto un forte impatto sulle persone accolte al Villaggio Emmanuele F. M. Emanuele, nelle quali il canale comunicativo verbale diventa nel tempo sempre meno efficiente e il contatto fisico assume un ruolo fondamentale nelle relazioni. Tenere per mano una persona affetta da Alzheimer, abbracciarla o accarezzarla diventa fonte di rassicurazione e mantiene in vita la memoria emotiva.

In questo ultimo inverno, in cui è venuta a mancare la presenza all’interno del Villaggio delle famiglie, elemento cardine e imprescindibile del nostro modello, si è gradualmente osservato nei nostri residenti un calo del tono dell’umore con sensazioni di solitudine e di abbandono.

Agli inizi di maggio 2021, quando è stato nuovamente possibile riaccogliere le famiglie all’interno del Villaggio, è nata l’idea di allestire la cosiddetta “stanza degli abbracci”, al fine di garantire il contatto fisico così a lungo mancato ma in condizioni di totale sicurezza.

La stanza degli abbracci è un gonfiabile diviso a metà da una parete di plastica morbida al cui centro sono state installate due maniche in cui è possibile inserire le braccia, realizzate con lo stesso materiale utilizzato per le incubatrici, così da favorire il passaggio del calore del tatto anche solo tenendosi per mano o facendosi una carezza.

Durante le visite è possibile che il residente non riconosca il familiare o che non comprenda la situazione o ancora che faccia difficoltà a entrare in relazione col parente. In questi casi, la presenza del personale specializzato del Villaggio funge da supporto e agevolazione nell’interazione.

Dall’inizio delle visite finora si è osservato un effetto molto positivo sul tono dell’umore dei residenti.

Per quanto riguarda i familiari, abbiamo dato loro la possibilità di esprimere le loro idee ed emozioni sulla visita in un quaderno posto accanto alla stanza. Riportiamo di seguito le più significative:

“Mi permetto di condividere dei pensieri alla fine di una giornata meravigliosa. Sono grata alla vita perché ho rivisto mamma che sta benissimo, è sempre la stessa, allegra e spiritosa e si vede che sta bene, nello spirito e nel fisico. Sono grata perché, rivedendovi tutti, mi è sembrato di tornare in famiglia, eravate tutti allegri e partecipi di questa cosa che per voi è un lavoro ma che nessuno potrebbe mai dirlo, nell'aria c'era solo gioia e affetto e positività...”
“Non ho parole, solo il cuore pieno di gioia… Mi era mancato il contatto, l’abbraccio con mia mamma. Grazie, un’emozione immensa!”
“Rivedere mio marito, poterlo toccare e riabbracciare anche se con la plastica è stato bellissimo! Grazieeee per aver pensato a noi…”
“Ho rivisto la mia mamma dopo un anno e mezzo. Attraverso la stanza degli abbracci ho visto arrivare lei accompagnata dagli operatori e ho fatto fatica a trattenere le lacrime… Grazie a tutti per avermi fatto vivere questa meravigliosa esperienza così carica di emozioni!”