Accordo di gemellaggio tra
Fondazione Roma e Vivium Hogeweyk
“Uno spazio siffatto, dedicato alla residenza di persone con tale patologia neurodegenerativa, scaturisce dalla necessità di dover creare un modello socio-assistenziale che possa assicurare una vita il più possibile vicina alla normalità durante il lungo decorso della malattia.”
(E. F. M. Emanuele)
Un ambiente idoneo a migliorare la qualità della vita delle persone colpite da Alzheimer, rispondendo alla complessità dei bisogni fisici, psichici, sociali e spirituali della persona. Un luogo nel quale si possano realizzare vissuti umani in una corretta gestione del tempo e dello spazio, in modo da garantire al residente un’esperienza di vita simile a quella esistente in ambito familiare, affettivamente ricca ed in grado di favorire legami duraturi e validi.
Una residenzialità che dia sicurezza alle persone e ai loro familiari, garantendo, in regime di gratuità, le cure necessarie ma anche gli aiuti specifici per la nutrizione, l’igiene e la vita di relazione. Ogni residente occupa una stanza personale, eventualmente con i propri arredi, e gode anche di un’ampia area comune di soggiorno, una cucina, più la dotazione di servizi. Ogni unità è dotata di un piccolo giardino. Una rete di sensori ed una tecnologia avanzata di controllo garantiscono opportune condizioni di protezione e sicurezza.